| | | OFFLINE | Post: 156 | Città: SALERNO | Età: 42 | Sesso: Maschile | |
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  30/09/2008 00:18 | |
Amsterdam Maximator, fortissimamente Amsterdam Maximator.
Sospinta dall’entusiasmo dei suoi fedelissimi, che hanno affollato i gradoni del Comunale di Ogliara, la banda Donatelli si conferma regina d’autunno lanciando la prima, vera fuga del FantaBufalino 08/09.
Un 2-0 all’inglese, con il quale la capolista (ribattezzata capoculista dal presidente Variazio) ha voluto zittire le critiche piovute in settimana a causa dell'eccessiva “benevolenza” del calendario, che l’ha vista finora sempre opposta ad avversari poco prolifici sotto porta. A conti fatti, l’Amsterdam Maximator è sì la squadra che ha subito meno reti di tutti (appena 4), ma è anche la squadra che ne ha segnate di più (ben 10).
“Le chiacchiere stanno a zero – bacchetta tutti il presidente Donatelli – la verità è che siamo primi a punteggio pieno: provate a fermarci!”.
Nulla da fare, dunque, per il Piomb a nu pal. Gli ospiti pagano probabilmente l'eccessivo timore reverenziale nei confronti della capolista: il mister (chiaramente irretito dalla capigliatura indomabile del fuoriclasse brasiliano) accantona l'uomo-derby Ronaldinho, mette da parte l'estro di Ferreira Pinto e opta per un centrocampo ultra-difensivo (Sissoko, Mudingayi, Nocerino e Ledesma, tutti a protezione di Handanovic): per la coppia Dino & Peppe – appena 2 punti nelle ultime 3 partite – è già tempo di processi.
Vola l’Ambrosiana: dopo la sconfitta di Istanbul, mister Carafa aveva chiesto ai suoi di rialzare immediatamente la testa. Niente paura, ci pensa Zarate: ancora una doppietta per il funambolo argentino, la pratica Bagarozzo archiviata con facilità.
Bagarozzo, appunto: l’avvento del nuovo allenatore (il gatto Nino, come da noi annunciato qualche settimana fa) aveva portato una ventata di entusiasmo, culminata nell’ottimo pareggio di mercoledì sera contro la corazzata Littorio. Però, proprio quando la crisi sembrava definitivamente alle spalle, ecco una nuova battuta d'arresto. A fine gara, la sala stampa è in ebollizione: il gatto Nino, pungolato da Antonio Esposito in merito ad alcune discutibili scelte di formazione, sbotta: "Per uscire dalla crisi sarebbe opportuno che ognuno rispettasse i propri ruoli, cosa che in questa società raramente accade". Il riferimento - neppure tanto velato - è al presidente Carpentieri, reo di aver imposto lo schieramento fra gli 11 titolari di alcuni suoi fedelissimi: non si spiegherebbe altrimenti l'utilizzo di capitan Vergassola e dell'ultratrentenne Corini, preferiti ai più in palla Kharja e Giacomazzi.
In settimana ne sapremo di più.
Ora lo possiamo dire: il Littorio è la grande delusa di questo inizio di stagione.
Il presidente Chopito non aveva badato a spese in sede di mercato, allestendo un'autentica corazzata: "Siamo la squadra da battere", aveva dichiarato non più tardi di un mese fa.
Oggi il Littorio è a quota 8, a meno sette dalla capolista. I motivi della crisi sono tutti da ricercare nell'imbarazzante tenuta difensiva messa in mostra dalla squadra: se l'attacco è uno dei più prolifici della Lega, la difesa è un colabrodo.
A nulla vale il ritorno di Mexes: ciò che Gilardino crea, Sereni distrugge.
Il presidente, uscito peraltro sconfitto dall'ennesima sfida lanciata al congiuntivo, aveva promesso ai suoi tifosi la vittoria nell'attesissimo derby di Pastena. Così non è stato: al Roscigno è sufficiente una rete di Pandev per portare a casa un punto che vale oro. A fine gara - mentre piovevano i primi fischi sul Littorio - è festa grande nello spogliatoio ospite, con l'allenatore in seconda Virgola sorpreso sotto la doccia con alcune avvenenti donnine londinesi.
Parco Verdiana, va in scena la violenza.
L'incontro con il Magic Team era considerato a rischio 3 dall'Osservatorio a causa di alcune vecchie ruggini tra le due società, risalenti ai tempi delle epiche sfide all'Airing.
Il Parco Verdiana (rinfrancato dalla presenza del presidente Aversano, rientrato finalmente dalla tourneè statunitense) parte alla grande, portandosi per ben due volte in vantaggio grazie alle reti di Vucinic e Amoruso; tuttavia proprio allo scadere, quando la prima vittoria della stagione stava ormai materializzandosi, ecco sbucare la zampata di Panucci che inchioda il 2-2 finale. Il terzino del Magic Team esulta come Batistuta al Camp Nou, zittendo lo stadio e scatenando la violenta reazione della tifoseria locale: il bilancio, a fine gara, sarà di oltre 50 contusi. Sono scene che fanno male al calcio.
Capitolo Variazio.
L'avventura di Franco Varrella sulla panchina della società di via Ss. Martiri comincia nel peggiore dei modi.
La "nuttata", insomma, non è passata.
Contestato dalla tifoseria, che per tutta la durata dell'incontro ha invocato a gran voce il ritorno di mister Viscido, il tecnico romagnolo non è riuscito ad invertire la rotta di una squadra ormai in profonda crisi di gioco e di risultati.
I giocatori non sembrano ancora aver digerito l'ennesimo ribaltone - "Amnesie morali", dirà a fine gara mister Varrella - l'Istanbul MG ringrazia, conquista tre punti preziosissimi e si insedia al secondo posto solitario in classifica.
"Non c'è nessun caso Quagliarella!", aveva tuonato in settimana il presidente: detto fatto, il bomber di Castellamare è tornato. Per lui un gol, l'assist per il definitivo 1-2 di Miccoli e il premio di migliore in campo insieme all'idolo della curva Cicinho, autore finalmente di una prova sopra la sufficienza.
Il toto-allenatore scatta subito dopo il 90esimo. Il ritorno di mister Viscido appare inevitabile, mentre dai salotti salernitani rimbalza una clamorosa indiscrezione: Pasquale Cuffaro.
Ed è proprio quando una città intera non attendeva altro che la testa del tecnico romagnolo rotolasse come quella dei suoi illustri predecessori, il vulcanico presidente Autuori irrompe in sala stampa con l'ennesimo colpo di teatro: fiducia illimitata al tecnico romagnolo, a pagare per tutti il direttore sportivo Giuseppe Schiavone, al suo posto Peppe Cannella.
La cura Varrella continua..
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